Tiziana Rogo – Tristezza
La quiete a volte spaventa più della tempesta. È silenziosa e ti lascia ascoltare meglio tante altre cose.
La quiete a volte spaventa più della tempesta. È silenziosa e ti lascia ascoltare meglio tante altre cose.
Ultimamente sento di essere cambiata e sono molto sensitiva e diversa, molto fragile; credo di iniziare a risentire della mia solitudine. Essere soli è brutto perché assale la tristezza.
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
E poi, il peggio è quando leggo le conversazioni tra amici, fidanzati, a quel punto non ce la faccio più e scoppio. Non tanto perché a me non scrive mai nessuno, ma perché me non rispondono nemmeno. Io scrivo, loro visualizzano ma non rispondono, come se non esistessi, come se non mi facesse male.
Sono una comparsa nella mia stessa vita.
Si è soli con se stessi tra il deserto della gente.
Ci son giorni che non hai voglia di nulla. Lasci fare al caso, alla vita, che ti porti dove vuole, purché ti porti. Ti lasci trascinare, ti lasci spettinare, ti abbandoni, ti arrendi e ti lasci abbracciare, consolare. Perché non hai voglia di nulla, ma in realtà hai bisogno di tutto. Non provi emozioni, sensazioni, non senti voci, non senti suoni. Attendi l’immenso, stanca di lottare contro i fantasmi della tua esistenza. Vorresti essere presa per mano e trascinata via, non importa dove ne come, ma via, lontano, anche se solo per un’attimo, da questa vita che ti ha dato tutto, ma non ti ha lasciato nulla di cui avevi bisogno veramente.