Giacomo Leopardi – Tristezza
Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.
Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.
Questa notte ho brindato alla mia solitudine!
D’ovè la boscaglia? Sparita…D’ovè l’aquila? Sparita…Questa è la fine della vita el’inizio dalla sopravvivenza.
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Non so che cos’ho, ma so esattamente cosa non ho. E sono sicura che non è una cosa.
Le tue parole non scaldano, non emettono calore ed io ho freddo, diamine. Tanto freddo. È come se camminassi nuda sotto la neve.Per un attimo. Solo un secondo. Giusto il tempo necessario che il cuore ha per spegnersi.
Rifugiarsi in un desiderato sogno di leggiadra serenità, per scappare da questo incubo fatto di realtà! Non con la vita amici, ma con la speranza e la fede, con la consapevolezza che nessuno è nato necessariamente per essere immune da sofferenze, accettiamo questa vita come un breve passaggio un ponte seppur minato per raggiungere una vita migliore. Avendo di che nutrirci e di coprirci di questo ci accontenteremo. In quanto a coloro che sguazzano nella ricchezza, la loro vita sarà circoscritta solo sul ponte minato!