Giacomo Leopardi – Tristezza
Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.
Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.
So chiedere scusa se sbaglio, so chiedere scusa anche quando la colpa non è mia, ma non posso chiedere scusa per il mondo intero e se chi le pretende è una persona che credevo amica la cosa mi fa stare malissimo. Perché ho creduto a qualcosa che non c’era, la tua bontà.
Il silenzio uccide.
Che strana sensazione capire che qualcosa finisce. Un pugno nello stomaco. Ricordi che ti assalgono all’improvviso. Sollievo. Sì, anche sollievo…Questa volta non c’è il ponte del ritorno.Ed io so che il tempo mi aiuterà. Ancora una volta…La parte più difficile non è la sofferenza…Non è neanche di sapere che per te è stato solo un gioco, un gioco facile, forse anche troppo. Per me è stato ogni secondo una meraviglia.La parte più difficile è che ricordando il tuo sorriso esso non sia più accompagnato dal pensiero che ti amo…
Il dolore non è razzista, non fa distinzioni, non fa sconti, non guarda in faccia nessuno.
L’orgoglio è la virtù dell’infelice.
La tristezza ingrigisce anche un corpo luminoso.