Jules Renard – Tristezza
Se temi la solitudine non cercare di essere giusto.
Se temi la solitudine non cercare di essere giusto.
Dolore chiama dolore. È l’unico codice che entra a far parte del soliloquio che imbastiamo con noi stessi; il cuore è schizofrenico, si spacca in due tra il male che ci ha causato il nostro grande amore ed il male che perpetuiamo a nostre spese da soli per trovare continuità di senso e parola e sentirci ancora vicini nel paradosso. Il nostro grande amore, quello che ci ha lasciato, ma resterà dentro per sempre, lì sulla soglia della porta delle emozioni più belle, appoggiato allo stipite del desiderio, un piede all’inferno, l’altro in paradiso.
Lacrime: piccole stille di rugiada in un mare di dolore.
Ogni dolore ha una sua prosa, e va rispettato.
L’errore più grande è quello di averti creduto.
Se solo potessi farti capire che quando piangi la tua anima si rallegra, vedresti nella tristezza il volto puro di ciò che sei.
Sono andata piano piano a viaggiare nel mio passato, sperando di trovare quell’errore che mi portò a cambiare il mio destino, sono tornata con l’amara scoperta che io sono l’errore.