Reana Rondina – Uomini & Donne
Se una donna vuole è capace di piegare, spezzare un uomo, ridurlo alla stregua di un manichino e con crudeltà saprà muoverne i fili. L’uomo che conquista, che sceglie? Una cazzata colossale, ma lasciamolo credere.
Se una donna vuole è capace di piegare, spezzare un uomo, ridurlo alla stregua di un manichino e con crudeltà saprà muoverne i fili. L’uomo che conquista, che sceglie? Una cazzata colossale, ma lasciamolo credere.
Ci domandiamo che cosa daremo alla luce. Cosa uscirà dal travaglio? Un prematuro? Due prematuri? Tre aborti? Non importa. Bisogna continuare. Bisogna partorire se stessi. Abbiamo un appuntamento con uno sconosciuto lontano, il pittore che è in noi. A quarant’anni il bebè è nato. Per alcuni è una grande sorpresa, è un gigante. Per altri è gradevole, è vivo. Per altri ancora è drammatico, è un nato morto è un piccolo cadavere che si ritrovano tra le mani e che rende vani tutti gli anni di fatica.
Offrendo quello che sa, l’uomo dona pure ciò che è.
Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.
Le donne qualche volta stanno zitte, ma mai… quando non hanno niente da dire!
Gli uomini saranno pure stronzi, ma certo noi siamo lunatiche.
E mi guardo e penso alle donne che non amano, ma si costringono a fingere per mettersi negli occhi il desiderio aiutato dal trucco. Troppe ombre, tipiche di chi avanza ed inciampa spesso perché volta la testa all’indietro. Paura. Si corre più forte per fuggire, ma sembra di farlo a vuoto dentro una ruota che ti da la sensazione di proseguire, ma che in realtà, ti tiene sempre fermo al punto di partenza. Altro copione. Ciak, si gira!