Giacomo Brunetta – Uomini & Donne
Le ragazze sono tutte diverse, uniche. Ma sono tutte uguali allo stesso tempo.
Le ragazze sono tutte diverse, uniche. Ma sono tutte uguali allo stesso tempo.
“Me ne vado, ciao”. “No resta qui con me. Non dobbiamo parlare per forza, possiamo anche rimanere abbracciati, guardarci negli occhi e piangere quanto vogliamo. Ci stringeremo più forte e ci asciugheremo le lacrime a vicenda, per poi addormentarci vicini e svegliarci ancora con gli occhi tutti rossi e ridere dei capelli scompigliati dell’altro. Non andartene, ti prego.”
Essere figli di un buon uomo o di una buona donna è grammaticalmente identico, ma nella triviale sottocultura sessista, no. Il rispetto inizia dalle parole, dal loro mero significato, al netto del fango accumulato in secoli di incuria culturale.
Sarebbe bello se le persone che decidono di rovinarsi la vita da sole, si rendessero conto dei danni e delle sofferenze che procurano alle persone che le amano e che loro dicono di amare, ma purtroppo ciò avviene molto raramente. In essi vincono un egoismo disarmante e un menefreghismo tali per cui pretendono che nessuno si occupi di loro, dei loro problemi o della loro salute, come se nemmeno chi condivide la loro vita avesse il bisogno amorevole e naturale di preoccuparsene. Diventa una guerra persa con persone non consapevoli e non cresciute che sono invece convinte di essere tutt’e due le cose e a livelli ben superiori di chi si consuma per loro, ammazzandosi e rovinandosi a sua volta.
Quando a mancarti non è lui ma la follia, c’è solo tanto che resta e niente che ti porta via.
Un ragazzo sarà sempre un ragazzo, e così pure un sacco d’uomini di mezza età.
Il cuore di una donna è una grande casa, con molte stanze e in ogni stanza vivono le persone che hanno fatto parte della sua vita, ma non riuscirà mai a sfrattare nessuno.