Raffaele Caponetto – Uomini & Donne
La donna: una mina vagante.
La donna: una mina vagante.
Mi chiedo spesso se esistono ancora uomini con il cervello nella testa giusta.
“Aspetta” lo richiamò Filippo. “Com’è Demostene?””Un fascio di nervi che grida” libertà! “” rispose. E uscì.
Chi si conosce bene sa quali punti di se stesso toccare e di cosa godere. E non si scade solo nel mero doppio senso, perché conoscersi, sapere fin dove ci si può spingere, di cosa parlare e quali punti invece nascondere, aiuta l’uomo a scegliersi la compagnia e a muoversi tra le parole, così come dovrebbe essere tra le lenzuola.
Allora, dottore, mi dica la verità: è colpa mia? Sia sincero, sono io che li attiro? La prego me lo dica, non mi butterò sotto la metro. Se me lo conferma lei sarò più tranquilla, anzi le chiedo la cortesia di mettermelo per iscritto, così se qualcuno mi chiede come mai sono sola glielo faccio vedere.
Chiusa nel suo labirinto di sofferenza, si piega ma non cade! Piange in solitudine ma si solleva, ama senza condizioni, vela le sue tribolazioni! La donna! L’invenzione più bella di Dio!
Ah, le donne! Sempre a lamentarsi del proprio aspetto fisico, qualunque esso sia. La verità è che la bellezza di una donna parte sempre e solo dai suoi occhi. Non c’è né seni piccoli o grandi né fianchi rotondi o spigolosi che reggano, quando una donna ha degli occhi belli e uno sguardo intrigante e intelligente, ciascuna a proprio modo, non c’è uomo che resista. Da dove nasce l’amore per una donna? Da un suo sguardo. Qual è il freno che impedisce di lasciarla andare via? Sempre i suoi occhi.