Raffaele Caponetto – Uomini & Donne
La donna: una mina vagante.
La donna: una mina vagante.
Un tempo era il cosiddetto popolino che fomentava la diatriba nord sud, settentrione meridione. Unico vanto del settentrionale, essere nato al nord Italia e quindi autorizzato a sentirsi superiore al meridionale; a prescindere da considerazioni di merito. Considerando la completa assenza di caratura culturale di questi soggetti “non ti curar di loro, ma guarda e passa”. È preoccupante però che anche individui che dovrebbero possedere una “certa” cultura la pensino allo stesso modo. Questi ultimi dovrebbero “se ne sono capaci” pensare che il settentrionale italiano nei confronti degli svizzeri è meridionale. Lo svizzero rispetto al tedesco è meridionale. Il tedesco è meridionale rispetto al danese e così via. Con questi elementi, nel piano internazionale, culturalmente siamo destinati ad essere gli ultimi della classe.
L’amicizia tra uomo e donna è possibile solo se c’è antipatia fisica.
Quanto alla leggerezza del fardello, così dovrebbe essere ogni volta che uomo e donna portano con sé ciò che hanno, e che ciascuno di loro si porti dentro l’altro, per non dover ritornare sui loro passi, è sempre tempo perduto e basta.
Per l’uomo la donna non dovrebbe essere considerata né un nemico da respingere o addomesticare e né un semplice involucro di carne con cui soddisfare in modo sconsiderato i più profondi desideri, ma una persona, una complice e una dolce compagna dotata di un’anima, di sogni, di idee e di sentimenti con cui condividere l’insidioso e incredibile viaggio che tutti noi chiamiamo “vita”.
Se devo essere onesta, non credo molto nell’amore a prima vista. Se una persona non la conosci, non puoi sapere se siete fatti l’uno per l’altra. Sì, è vero lo sguardo può dire molte cose. Ma se quella persona poi non è quello che sembra? Se poi dopo averla conosciuta, scopri che è una persona totalmente diversa? Non è meglio conoscersi e innamorarsi poco alla volta?
L’ignoranza è come la tosse; non si può nascondere.