Michela Capriello – Uomini & Donne
Lei vede i demoni, io abito all’Inferno. Lei brucia nel fuoco, io riemergo dalle ceneri per morire ancora. Lei decide di farla finita, io già sto sottoterra.
Lei vede i demoni, io abito all’Inferno. Lei brucia nel fuoco, io riemergo dalle ceneri per morire ancora. Lei decide di farla finita, io già sto sottoterra.
Non sono addomesticabile… voglio fare il mio volo!
Mi avvicinerò a te e con i miei occhi pieni d’amore ti sussurrerò dolcemente: “ma vaffanculo se volevo le tue briciole nascevo formica, non donna coglione”.
La gente è come i pesci, quelli di superficie, quelli di profondità, e le cozze.
Dedicata a te divina creatura dolce messaggera d’amore, orgogliosa guerriera, testarda, affrontando le battaglie della vita, tante volte hai vinto, ma quante volte hai pianto naturale un po’ ingrassare, se una vita cresce in te, non guardare più lo specchio, ma ritrovati negli occhi del tuo amore nove mesi son passati, corri corri che è già l’ora che paura mamma mia, la tua mano stringi forte nella mia, ama l’amore partorisci con dolore, ma quanto emozione se un bimbo si attacca al tuo seno, e tu sei fiera di essere donna.
“Lo ami?” “Da morire!” “E lui lo sa?” “Si, lo legge nelle mie parole, sul mio cuore, ma soprattutto nella mia anima.”
Esistono tre categorie di genere maschili. I maschi: che spesso si illudono d’essere “uomini”. Gli uomini che dimostrano di esserlo in ogni situazione. E poi quelli inclassificabili i cosiddetti “senza palle”.