Maria Teresa Porta – Uomini & Donne
Se una donna qualunque riuscisse a portarmi via il mio uomo, allora potrebbe tenerselo, perché io non lo vorrei più.
Se una donna qualunque riuscisse a portarmi via il mio uomo, allora potrebbe tenerselo, perché io non lo vorrei più.
Noi donne siamo nate – o siamo state educate così? – attente a tutto quello che accade agli altri, ma assai poco a ciò che ci riguarda in prima persona. Nel linguaggio del non detto, viviamo protese verso “l’altro finale”: la maternità. I figli maschi non si accorgono di nulla, loro giocano a pallone; le femmine, invece, si preoccupano perché il viso della mamma è segnato dalla tristezza: da sempre sanno riconoscere le espressioni della tristezza.
Una come me? Devi meritartela!
Durante l’innamoramento si tende ad idealizzare la persona amata; questo però non dura in eterno. Se ad esso poi subentra un sentimento forte, fatto di tolleranza, condivisione, rispetto e anche complicità, allora è Amore Vero!
Gli uomini assomigliano più alla storia che ai loro padri.
Il Signore Iddio chiamò a se Eva e disse: affido a te l’uomo, egli senza te non ha alcun valore. Sotto la tua guida sarà in grado di compiere imprese grandiose. Per lui vanto ed orgoglio, per te grande gioia e felicità.
Vorrei essere un’iena, addentrarmi nei sepolcri e pascermi delle ossa dei morti. A questo mondo io non vedo che teschi e stinchi. Se una donna mi bacia, io non sento che freddo; se mi sorride, vedo i suoi denti a muoversi senza gengive, minacciando di uscire di bocca; se mi abbraccia, non ho che la sensazione di un corpo stringente e pesante come la creta.