Cesare Pavese – Uomini & Donne
Quando una donna si sposa appartiene a un altro; e quando appartiene a un altro non c’è più nulla da dirle.
Quando una donna si sposa appartiene a un altro; e quando appartiene a un altro non c’è più nulla da dirle.
La bellezza di una donna non si misura da ciò che veste ma dalla profondità della sua anima.
Chi non piglia l’amante al laccio, resta in casa a guardare il catenaccio.
La donna? Il fiore più bello, profuma di rosa, fiorisce quando ha la primavera nel cuore e solo un’anima sensibile la può comprendere!
A questa donna, probabilmente, il contatto con la realtà provoca un dolore insopportabile.
Io ho bisogno di una donna che non sappia parcheggiare, che ogni tanto abbia il mal di testa la sera, che non sappia cos’è un fuorigioco, che faccia attaccare il risotto quando cucina. Una donna normale, che quando sta per avere il ciclo è nervosissima, che ha la cellulite, che ammette di sbagliare, che mi appoggia, mi ama e mi sostiene […] a nessuno piace una donna perfetta in tutto, a nessuno.
Dicono che mi manca. Quando ne parlo tra la rabbia e il dolore, la delusione e l’orgoglio, non riesco a trovare parole sbagliate né giustificazioni. Nessun amore necessita di essere giustificato. Lo amavo così: al di là dei punti di (s)vista, dei ruoli di genere e di chi eravamo.