Guglielmina Ronconi – Uomini & Donne
Siamo profondamente amanti, siamo sapientemente buone, senza scambiare gli uffici, senza rifuggire dal lavoro travagliato e dalla devozione costante.
Siamo profondamente amanti, siamo sapientemente buone, senza scambiare gli uffici, senza rifuggire dal lavoro travagliato e dalla devozione costante.
L’otto marzo è la festa di tutte le donne, la cosa che non sopporto è il fatto che non c’è bisogno di una ricorrenza, bisogna trattarle e farle sentire ogni giorno importanti, facendogli delle sorprese, stupendole ogni giorno, non solo in quel giorno.
Quando incontri una donna con un bel seno, non commettere mai l’errore di esordire dicendole che ha degli occhi stupendi, si sentirebbe presa in giro…
La guardai, mi guardò. Ci guardammo.
L’ho amato… Di un amore pazzo, improvviso, arrivato come un fulmine a ciel sereno, capace con la sua intensità di scombussolarmi come fossi una barchetta a remi, in balia della tempesta del secolo. L’ho amato di un amore cieco, che non vedeva, ne coglieva difetti e di un amore sordo, perché non ascoltava nessun tipo di ragione o discorso logico. L’ho amato come forse non si riesce sempre ad amare in questa vita, o come forse sarebbe meglio non arrivare mai ad amare… con tutta me stessa, fin quasi a morirne, volendo e cercando sempre e soltanto il suo bene… e mai il mio.
Lo amo, è vero, ma è uno di quegli amori malati che non lasciano niente. Prendono e basta. E prendendo distruggono.
L’uomo è una meraviglia mai conclusa.