Georges Bernanos – Uomini & Donne
Una delle più incomprensibili disgrazie dell’uomo è che egli debba confidare ciò che ha di più prezioso a qualcosa di così instabile, di così plastico, ahimè, come la parola.
Una delle più incomprensibili disgrazie dell’uomo è che egli debba confidare ciò che ha di più prezioso a qualcosa di così instabile, di così plastico, ahimè, come la parola.
Si raccoglie ciò che si semina. E questo vale soprattutto nei rapporti umani.
Sono fermamente convinto che le donne siano migliori di noi. È proprio per questo che sono un convinto maschilista.
La donna è analitica, non sintetica. Ha forse mai fatto dell’architettura in tutti questi secoli? Le dica di costruirmi una capanna, non dico un tempio. Non lo può (…) Naturalmente essa non deve essere schiava, ma se io le concedessi il diritto elettorale mi si deriderebbe.
Non è certo una esagerazione dire che tutte le forme ricreative in gruppi misti nella classe media sono fondate su forme più o meno larvate di amoreggiamento adulterino. Le coppie sposate che in queste circostanze stanno troppo assieme sono spesso criticate.
Forse stanche, deluse e spaventate. Forse dubbiose, titubanti e diffidenti. Noi che come donne non abbiamo mai un emotività stabile, noi che dalle lacrime passiamo ad un sorriso e viceversa. Noi che siamo rabbia e dolcezza, decisione e insicurezza allo stesso tempo. Noi che anche con milioni di paure troviamo sempre quella forza che ci spinge ad avere il coraggio di dire e di fare. Noi che malgrado le bastonate, le botte e le ferite continuiamo a camminare fiere e a testa alta.
Lui la sognò. Lei lo chiamò. Si amarono senza confini e regole. Ma quell’incontro fu deciso e scritto molto prima che i loro occhi si sfiorassero. E poi il silenzio, un infinito silenzio.