Matteo Romitelli – Uomini & Donne
Avete mai sentito l’espressione “Donna di poche parole”?
Avete mai sentito l’espressione “Donna di poche parole”?
I tasmaniani, presso i quali l’adulterio era sconosciuto, sono oggi una razza estinta.
Quella donna dunque, nata nel cinquecento con il dono della poesia, era una donna infelice, una donna in lotta con se stessa. Tutte le condizioni della sua vita, tutti i suoi istinti, erano ostili a quello stato d’animo che è tuttavia indispensabile, se si vuole esprimere liberamente ciò che si ha nel cervello.
Molte donne fanno un errore molto brutto si accontentano di essere guardate, scrutate invece dovrebbero pretendere di essere ammirate. Cosa significa ammirate? Solo le menti capaci di rispettare, apprezzare e accarezzare possono ammirare una donna e pensare che bella persona. Per il resto si diventa un oggetto che gli riempie solo gli occhi. Meglio darsi la possibilità di scegliere. La nostra dignità è il dono più grande.
Se l’uomo distoglierà dall’aldilà le sue speranze e concentrerà sulla vita terrena tutte le forze rese così disponibili, riuscirà probabilmente a rendere la vita sopportabile per tutti e la civiltà non più oppressiva per alcuni.
Le donne che conquistano me sono quelle che comunicano con gesti, animo e intelligenza. Accompagnate da una buona dose di brio e carisma. Decise, testarde e che non si svendono.
Mi dicono sempre “trovati un uomo” ed io ho provato a guardare al supermercato nello scaffale amore, ma era esaurito.