Laerzio Diogene – Uomini & Donne
Ad un ragazzo che si pavoneggiava in una pelle di leone, disse: “smetti di disonorare la veste della virtù”.
Ad un ragazzo che si pavoneggiava in una pelle di leone, disse: “smetti di disonorare la veste della virtù”.
Quando esci con una ragazza e i tuoi amici ti chiedono “te l’ha data?” Voi rispondete dicendo: le ragazze non sono oggetti su cui mettere un timbro, non sono strumenti per soddisfare il piacere personale anche se ricambiato, sono ragazze con una dignità e personalità, guai a voi che vi vantate di essere andati a letto con tante ragazze diverse, in verità vi dico troverete la ragazza giusta un giorno ma quando la bellezza e le curve svaniranno cercherete altro e tradirete perché non avrete mai raccomandato la sua bellezza al sigillo del vostro cuore. Provare per credere.
Femminismo per me non significa altro che stare storicamente dalla parte dei perdenti, ovvero delle donne.
Giurano amore, ma poi scappano al primo ostacolo. Grandi uomini? No, fottuti falsi.
L’uomo non è che una canna, la più debole di tutta la natura; ma è una canna che pensa. Non occorre che l’universo intero si armi per schiacciarlo; un soffio d’aria, una goccia d’acqua basta per ucciderlo. Tutta la nostra dignità consiste nel pensiero. A ciò noi dobbiamo richiamarci e non allo spazio e alla durata che non sapremmo colmare. Sforziamoci dunque di ben pensare: ecco il principio della morale.
Mi diceva: “Ti porterò sempre nel mio cuore”… Non sono diventata medico perché, durante l’esame di anatomia, sostenevo che il cuore umano è composto da cinque cavità: due ventricoli, due atri ed una prigione.
I segreti la donna li nasconde nella propria anima e gli uomini che sono cechi non riescono a leggerli nemmeno se la guardano negli occhi.