Gigliola Perin – Verità e Menzogna
A volte mi chiedo se sono io ad indossare la maschera, o se è lei ad indossare me.
A volte mi chiedo se sono io ad indossare la maschera, o se è lei ad indossare me.
Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell’uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l’opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
Le parole sono le uniche cose che ci rimangono, le uniche cose che ci salveranno.
La verità si cela dietro una maschera che indossi ogni giorno per piacere agli altri.
Ed è nella nostra fragilità che troviamo la vera forza.
Nulla toglie alla nostra attenzione che le alternative non sono sempre le più semplici e le più scontate. Non esiste una verità assoluta. Tutto può essere il contrario di tutto. Noi persone pensanti abbiamo l’obbligo e il dovere di ragionare e scegliere le idee che ci aiutano a diventare migliori e che siano di aiuto a tutti. Nella nostra società non deve essere solo un gruppo di persone decidano solo per poche e non per tutti.
Spesso la gente parla e parla, ma la verità sta sempre nelle cose non dette.