Gaia Moschetti – Viaggi e vacanze
Per mari e per terre me ne andai, dopo venti anni tornai, il mio nome è Ulisse, ma già lo saprai.
Per mari e per terre me ne andai, dopo venti anni tornai, il mio nome è Ulisse, ma già lo saprai.
Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
L’unico limite delle foto è che l’odore di quel momento rimarrà impresso solo nella mente del fotografo.
Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.
Ogni casa ha il suo odore inconfondibile. Qualcosa che ti eccita e ti spaventa. Come quando torni a casa dalle vacanze e rimani sul ballatoio, con la porta aperta e le valigie a terra. Indeciso se profanare quella strana penombra.
Sarò anche strano, ma di un viaggio apprezzo maggiormente le soste inattese lungo il tragitto, le fermate improvvise, perché un dettaglio ti solletica la vista e la meta diventa quasi un dettaglio trascurabile.
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.