Sant’Agostino d’Ippona – Viaggi e vacanze
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina.
Ora capisco perché David Martìn sia tanto innamorato di Barcellona.
I viaggi più belli sono quelli che si fanno sognando. E i paesi più meravigliosi sono quelli che non esistono.
Io stesso ero divenuto per me un grande enigma.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
I porti non sono arrivi, ma carezze d’acqua nelle quali ci si prepara per nuove avventure in mare aperto.
Vedere i cieli che non conosco.