Michele Tommasini – Vita
A volte ci si perde, ma nella ricerca di noi scopriamo sempre più e diventiamo più forti.
A volte ci si perde, ma nella ricerca di noi scopriamo sempre più e diventiamo più forti.
Alcune persone meritano stima, rispetto, tempo e attenzioni. Altre solo silenzio, indifferenza e poca attenzione. Troppi bla bla bla e pochi fatti. Troppa convinzione e poca sostanza. E sinceramente a me interessa altro che perdere tempo con scatole craniche vuote e finti esseri umani travestiti da santoni!
C’è un posto lontano dove se raggiunto ti accorgi che ogni altro posto si trova in un altro mondo.C’è un posto lontano dove ogni cosa perde il suo significato e tutto sembra nuovo.C’è un posto lontano nel quale si scontrano felicità e tristezza.C’è un posto lontano dove ti accorgi chi sei.C’è un posto lontano dove non capisci più chi sei.C’è un posto lontano fatto di sensazioni forti, più forti del tuo Io.C’è un posto lontano per il quale è doveroso vivere.C’è un posto lontano dove per qualcuno è la fine.C’è un posto lontano abitato solo da una sigola persona.C’è un posto lontano nel quale gli angeli si uniscono per te e tu lo percepisci.C’è un posto lontano nel quale tutti dovremmo andare e dal quale, forse, mai fare ritorno.C’è un posto lontano dove scontrarsi con se stessi e non solo.C’è un posto lontano che è vicinissimo, troppo vicino.C’è un posto lontano che raggiungi senza aver mai intrapreso il cammino nella sua direzione.C’è un posto lontano che viene lui da te quando non te l’aspetti.C’è un posto lontano che sta dentro di te.Un posto fatto di te e dell’altra persona che ami.
Lo spaventapasseri è un oggetto povero e malandato. Col tempo la paglia marcisce e gli abiti si riducono a brandelli eppure, questo spauracchio senza valore, è una “espressione” di intelligenza del contadino, tant’è che riesce molto bene nel raggiungimento dello scopo; spaventare cioè gli uccelli testardi, i passeri appunto, duri a capire. In ognuno di noi vive latente uno spaventapasseri che emerge quando occorre spaventare chi, alla lunga, non ha capito l’importanza di sani principi quali rispetto e coerenza, ma soprattutto non ha compreso l’essenza del nostro essere e che per questo ci piace metterli in fuga.
Non è vero che tutto passa e non sempre tutto si può avere, ci facciamo passare tutto e ci accontentiamo del poco che abbiamo.
L’emozione delle prime volte ti scava dentro e lì rimane in eterno. La prima volta è sempre l’ultima.
In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare. Il un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare. In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.