Dante Castellani – Vita
Siamo quell’incredibile miracolo di stupidità e saggezza, che la ragione imprigiona, nel favoloso mondo della solitudine.
Siamo quell’incredibile miracolo di stupidità e saggezza, che la ragione imprigiona, nel favoloso mondo della solitudine.
I ladri, i furbi, i bari, i bugiardi, le canaglie e tutti coloro che sembra che nella vita la fanno sempre franca, che dalla vita ricevano un trattamento speciale.Ma io sono convinto arriverà anche per loro il momento della resa dei conti. Fortunatamente per quanto la vita possa sembrare ingiusta, in realtà è giustissima.Il problema è che noi vediamo solo le cose a distanza di giorni e difficilmente mesi. Lei invece i conti li salda anche dopo dieci e più anni. Ma prima o poi li salda. Tutti, fino all’ultimo centesimo e con gli interessi.La vita, secondo me, è il miglior debitore che si possa avere e il peggiore dei creditori.
La falsa forza sarà il frutto insano dell’Illusione, mentre la vera forza sarà il frutto seminato durante la Disillusione e raccolto nel tempo della Rassegnazione.
Essere me stesso, ecco cosa voglio dalla vita, voglio vivere libero di essere me stesso sempre, comunque, dovunque, con chiunque.
Le osservazioni e gli incontri dell’uomo taciturno e solitario sono insieme più vaghi e penetranti di quelli dell’uomo socievole, i suoi pensieri più gravi e bizzarri, mai senza un’ombra di mestizia.Immagini ed impressioni che – con un’occhiata, un sorriso, uno scambio di giudizi – sarebbe facile disperdere, lo occupano più del dovuto, si approfondiscono nel silenzio, acquistano peso, si trasformano in episodio, in avventura, in fatto sentimentale. La solitudine matura l’originalità, la bellezza audace ed inquietante, la poesia.Ma anche l’opposto l’abnorme, l’assurdo, l’illecito.
La vita è una serie di eventi, un misto di paure e scelte, per cui noi, a volte, decidiamo di passare oltre. Quando subiamo un dolore fisico, queste scelte, queste paure, che noi evitiamo, tornano a tormentarci, forse semplicemente perché noi, di fronte al dolore, riusciamo a prendere del tempo per noi stessi. Capiamo, ciò che vogliamo e dobbiamo fare, e finché siamo a casa, magari a patire il male, vorremmo che passasse tutto questo dolore, per poter spaccare il mondo. Poi quando il dolore passa, probabilmente non faremo tutto quello che ci siamo preposti, ma sicuramente muoviamo un passo in avanti, verso un obiettivo. Potrà essere una magra consolazione, ma sicuramente, siamo più forti di prima.
Penso che uno dei beni più preziosi che abbiamo in “prestito” sia il tempo.Solo impiegando il tempo nel giusto modo possiamo apprezzare noi stessi e di conseguenza ogni forma vivente.