Enzo Di Maio – Vita
Qualche giorno, un giorno, la mia penna tornerà a scrivere, ho solo esaurito l’inchiostro. Il grande calamaio della mente è desolatamente vuoto e il foglio della vita mi appare grigio e stropicciato.
Qualche giorno, un giorno, la mia penna tornerà a scrivere, ho solo esaurito l’inchiostro. Il grande calamaio della mente è desolatamente vuoto e il foglio della vita mi appare grigio e stropicciato.
Questa è una storia senza tempo, di quelle in cui il domani apre la finestra delle opportunità, inondandoci di luce, e ci accorgiamo di aver dormito con un passato che è morto.
Non è la morte che fa paura, ma è la vita con le sue fiabe e i suoi dolori che ci usura.
Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
Accade che ti guardi dentro, e niente è come vorresti.
Mi trovavo catapultato in un mondo tutto diverso, per certi versi migliore e per altri peggiore. Ero avvolto dal buio ma la poca luce che intravedevo parlava di una libertà lontana fatta di dubbi e sofferenze; non conoscevo bene cos’era questa libertà ma sentivo il suo profumo da lontano e mi piaceva.
Viaggiando si può realizzare che le differenze sono andate scomparendo: tutte le città tendono ad assomigliarsi l’una all’altra, i posti hanno mutato le loro forme e ordinamenti. Una polvere senza forma ha potuto invadere i continenti.