Daniele De Patre – Vita
Se puoi, corri. Se non puoi correre, cammina veloce. Se non velocemente, cammina lentamente. Comunque, non fermarti.
Se puoi, corri. Se non puoi correre, cammina veloce. Se non velocemente, cammina lentamente. Comunque, non fermarti.
C’è chi prende medicine per salvarsi la vita e chi prende veleni per salvarsi dalla vita.
Cieli perlati e profumo di libri raccontati da un vecchio saggio, stare all’ombra e in disparte per vedere nascere la primavera, raccogliere attimi e respirare la luce della luna che si specchia in un mare di esuberante profondità. Ho aspettato e le risposte sono arrivate da un coniglio parlante che rideva sopra un altalena di sogni che possono davvero volare se ci credi. Il vento mi sfiora i capelli e il profumo della mia pelle mi ricorda le dolci corse sui fiumi di cristallo. Non voglio più far finta di ascoltare il rumore dei miei pensieri perché tutto, ogni parola detta, ogni gesto fatto nel bene e nel male ritorna indietro a mostrare ciò che sono, realmente, e allora se non lo farò non potrò più abbracciare il sole perché la luna vedrà i miei occhi e capirà che il mio cammino non è stato vissuto secondo le mie scelte e secondo ciò che volevo ma secondo le scelte e ciò che volevano gli altri. E allora che vita è? Devo urlare per quanto è possibile e lottare perché anche la più piccola luce non si possa mai spegnere.
Riflessione ad alta voce: forse ho bisogno d’aiuto, voglio o addirittura pretendo dall’altro un sostegno. Riflessione sottovoce: quando l’altro ha avuto bisogno, io c’ero? La risposta cerchiamola dentro di noi.
La storia come un idiota, meccanicamente si ripete.
Folle è colui che non ha mai smesso di lottare. Nonostante i problemi, i momenti bui e le delusioni della vita, perché alla resa ha preferito la battaglia.
Baby resto qui in un angolo ad aspettarema il treno della speranza non passa e mi chiedoè l’ora di smettere di sperare e iniziare a morire?O è l’ora di continuare a sperare e cominciare ad agire?