Michele Sannino – Vita
Un altro giorno, un altro cielo limpido su di me. La vita inizia ricca di opportunità da vivere senza fermarsi mai.
Un altro giorno, un altro cielo limpido su di me. La vita inizia ricca di opportunità da vivere senza fermarsi mai.
La nostra vita era ormai diventata un viaggio senza fine, non avevamo più una casa o forse ne avevamo solo troppe; eravamo diventati i padroni della terra come il sole lo era diventato del cielo.Le lunghe giornate che sembrava potessero portare monotonia ci portavano invece sempre qualcosa da vivere, qualcosa di nuovo;Avevamo sempre fame di cose nuove e questa fame parlava di sensazioni lontane che ci avrebbero forse un giorno riportato a casa, nel nostro piccolo dove abitavamo solo noi e potevamo urlare sogni e motti che nessuno oltre a noi avrebbe potuto sentire.
Cento grammi di solitudine, pesano più di cento grammi di felicità a detta dei cuori.
Sprechiamo troppo tempo e troppe parole a lagnarci su quanto ingiusta e crudele sappia essere la vita, ma la verità è che non sappiamo minimamente quanto ingiusta sappia essere la morte. In ogni fase dell’esistenza riusciremo sempre a scorgere un significato celato nella parola vita, anche nella leggerezza dell’infanzia, anche nella lentezza e fatica della vecchiaia, per quanto dura essa ci apparirà in tutte le sue facce; ma nella morte, in quella no! Non potrò mai e poi mai trovare un perché!
Sii tu stesso l’artista in grado di dar colore e vivacità alla tua vita. Non affidare ad altri questo compito, potrebbero deluderti e non avere la stessa grazia nel dipingere ciò che tu stesso faresti capolavoro.
L’uomo vive come se fosse eterno e muore come se non fosse mai nato.
Pareti bianche, soffitto bianco, lenzuola bianche, mia madre mi tiene le mani bagnate di lacrime, le mie amiche piangono fissando il letto. Signore ho solo 15 anni.Eccolo, con il suo giubbotto nero, ha una faccia triste, finalmente quel suo sorriso da duro l’ha perso, sul suo viso gira una lacrima non vorrei morire, vorrei restare con lui, ora è tutto finito mi sento già fredda. L’infermiera mi copre il viso con un lenzuolo. Lui va verso la finestra e grida il mio nome.Ora è tardi mio piccolo grande amore!