Stefano Andreani – Vita
Abbasso gli occhi per non inciampare e cadere di nuovo, ma poi non vedo davanti a me e sbatto la testa. Non so cosa sia peggio.
Abbasso gli occhi per non inciampare e cadere di nuovo, ma poi non vedo davanti a me e sbatto la testa. Non so cosa sia peggio.
La vita va vissuta, non basta sbirciarla su Google.
Un momento di pace, nel quotidiano di ognuno di noi, è un periodo per riflettere e non altro che una piccola vita vissuta guardando verso il cielo invece che avanti.
La vita è come un gran pentolone di minestra: più ingredienti ci metti, più sapore dai; ma se per sbaglio metti una spezia che poco centra con il tuo essere è finita, e allora metti nella tua vita i soli ingredienti che possano insaporirla senza rovinare il sapore a te stesso o agli altri.
E, poi guardi avanti. Avanti a te un ponte, un ponte che molte volte hai attraversato, ad un tratto ti accorgi che sei di nuovo al punto di partenza.
Trovi sempre qualche “angelo bastardo” pronto a farti versare le lacrime che credevi di aver congelato in fondo all’anima.
Qualunque sia il nostro momento, momento in cui dobbiamo lasciare tutto, quel momento è scritto da qualche parte, negli abissi inossidabile, qualunque esso sia, è sempre troppo poco. Alla fine è il tempo di una carezza.