Giovanni Locci – Vita
La vita vista da un semaforo: parti, rallenti e ti fermi.
La vita vista da un semaforo: parti, rallenti e ti fermi.
Chi ha bisogno d’aiuto, a volte non ha aiuto, perché non merita aiuto, poiché rifiuta aiuto. È una dura realtà, ma spesso è la realtà.
Amo le persone discrete e delicate, quelle che sanno leggere nei miei silenzi, quelle che senza invadenza sanno essere presenti, quelle che con semplicità e dolcezza mi regalano un po’ del loro tempo.
Passano le lune, cambiano suoni colori e odori alterando l’apparente; ma scolpito nell’io arde un fuoco lento e incessante, capace di farmi proseguire mantenendomi vivo.
Non importa quello che c’è fuori, ma quello che c’è dentro. Le cose più belle sono quelle che di solito non vediamo.
Non ho delle grandi ambizioni, ne ho una per me stesso e una per tutti gli altri. Quello che mi sono promesso per me consiste nel portare avanti la mia personalità per tutta la mia vita, con chiunque mi trovo, in qualsiasi posto mi trovi, in qualsiasi situazione, anche nel pericolo, nella difficoltà o in mezzo a gente completamente diversa da me, avere un’idea, un pensiero e rispettarlo con le proprie “regole”. L’ambizione che mi riservo per tutti gli altri è quella di portare la pace, di portare tutte le cose buone che ho e magari di riuscire a trasmetterle, non solo a chi mi somiglia o chi vedrei bene nei miei panni, a tutta le gente che incontro, anche a che credo non possa interessare, a chi non ci vedrei, a chi mi prenderebbe per pazzo, a chi mi escluderebbe, lo farei una volta e ci ritenterei un’infinità, cos’ho da perdere?
Hai due possibilità: agire rischiando di fallire, o aspettare, qualcosa che non arriva e qualcosa che non tornerà.