Giuliana Zarantonello – Vita
A volte abbiamo tanto da dire, altre volte invece arriva quella fluidità di pensiero che fa preferire il silenzio.
A volte abbiamo tanto da dire, altre volte invece arriva quella fluidità di pensiero che fa preferire il silenzio.
CarnevaleNemmeno un coriandolosui miei abiti.Il carnevale se ne vasenza di me.
Chi mi conosce pensa che io sia normale e forse ignora che non rispondo a nessuna norma esistente.
Abbiamo ricominciato non una ma mille volte. Io per prima mi sono fatta a pezzi e ricostruita un’infinità di volte. Troppe volte ho permesso che qualcuno mi facesse morire dentro, ma ho sempre avuto la fortuna che una piccola luce, una piccolissima fiamma di “volercela fare” restasse accesa in me. Da li sono ripartita! Da li ho ricostruito poco a poco “me”. Di vita ne ho una sola, essere felice è un mio diritto. Vivere e essere amata/o e rispettata/o è un mio diritto! Ricordatevelo sempre prima di lasciarvi morire in un angolo, inosservati dagli occhi del mondo!
Spesso l’egoismo ci porta a chiedere di più a chi già ci dà tanto.
Schiene ricurve ricamano di vita i campi nelle messi, volti segnati da profonde rughe assorbono i riflessi, ornano il capo i cappelli dalla larga falda giallo paglia, lucide falci incrociano i raggi del soleche nel brillar si staglia.Grano dorato ondeggia nell’attesa delle affilate lame, involucri sottili rivestono i piccoli chicchi impazienti di trasformarsi in pane.Mietere il grano a mano, chissà se esiste ancora chi lo fà, entra nei campi il rombo del progresso spazzando via quei tempi là, ne sentono mancanza le grandi aie dove dopo fatica si faceva festa, tovaglie stese a sventolare è quello che ne resta.Orfani attrezzi agricoli arredano i musei nel ricordar le gesta.
Bisogna imparare ad andare avanti nonostante tutto, anche cento motivi sembrano non bastare per continuare.Perché è solo continuando che si può finalmente vincere su tutto.