Giuseppe Nazareno Caruso – Vita
Non possiamo non morire, in compenso possiamo scegliere come vivere.
Non possiamo non morire, in compenso possiamo scegliere come vivere.
Non fingo “sorrisi”, “lacrime” o felicità; Io sono ciò che sento, ciò che faccio ma soprattutto sono quello che dico.
Il tempo vola quando lo vorresti infinito… mentre a volte è la vita che si ferma per farti capire di quanto sia importante e che nulla è per sempre.
Essere capaci di vivere in pace con le persone difficili e cattive è una grazia, e una cosa estremamente commendevole.
I ricordi sono come morfina: vanno bene a piccole dosi per rimetterti in sesto, ma non ci puoi vivere.
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l’asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell’anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe assolutamente evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l’uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.
E poiché so cantar sol cimiteriMerito forse d’esser messo sotto?