Sonia Sacco – Vita
Seminiamo ogni giorno. Il raccolto, alla fine, sarà faticoso, ma forse, fra tanti frutti, sarà più semplice trovarne di non acerbi.
Seminiamo ogni giorno. Il raccolto, alla fine, sarà faticoso, ma forse, fra tanti frutti, sarà più semplice trovarne di non acerbi.
Oltre confini di latta e pensieri di filo spinato, oltre armadi vuoti di pane e lenzuola sporche e bucate. Ci saranno fiori e giocattoli, medicine e un sorriso, montagne di dignità e valore riconosciuto alla parola uomo, ognuno pregherà il suo Dio, e i canti di mille lingue faranno sorridere gli Angeli di tutti i colori, e lacrime e risa, mischiati, saranno balsamo al dolore e la notte scenderà quieta.
Quando qualcosa sta per finire, ne inizia una nuova. Capitoli di vita che riprendono la giusta direzione, persone nuove, nuove esperienze, nuove prospettive che si aggiungono alle vecchie, risoluzione di problemi stagnanti, fratture ricomposte, emozioni gioiose che apportano fiducia, nuovi mari d’attraversare con la bonaccia di una stagione ancora tutta da vivere.
La tragedia della vita è che diventiamo vecchi troppo presto e saggi troppo tardi.
Anche il pesce più piccolo visto da un’altra prospettiva diventa il più grande.
Sappiamo che un uomo può leggere Goethe o Rilke la sera, può suonare Bach e Schubert, e poi, il mattino dopo, recarsi come niente fosse al proprio lavoro ad Auschwitz.
Ad ogni sorpresa siamo preparati. Solo le cose quotidiane ci cascano addosso come calamità naturali.