Mya Antares – Vita
E spesso, troppo spesso, per sopravvivere e andare avanti in questa vita ci raccontiamo delle piccole bugie, e ce le facciamo bastare, per non impazzire.
E spesso, troppo spesso, per sopravvivere e andare avanti in questa vita ci raccontiamo delle piccole bugie, e ce le facciamo bastare, per non impazzire.
Perché si può anche essere in un prato, con accanto la donna che ami, senza un euro in tasca ed essere la persona più felice al mondo. Perché la strada della vita è lunga ed è in salita. Tu vivila più che puoi al meglio, finché non sarà finita.
Sui binari del tempo luce di buona Luna, non sbaglierò gli scambi. Andrò avanti in qualsiasi notte.
Ho lasciato che la vita mi indicasse la strada credendo che lei la conoscesse meglio di me, ma mi sa che pure lei si è persa perché ovunque io vada, non mi porta da nessuna parte ma sempre al punto di partenza.
Guardare in faccia la vita, scegliere di lasciarla alla sua bellezza universale e gioire per gli anni vissuti. Guardare la vita, guardarla attentamente e tentare di comprenderla al fine di amarla, poiché la vita è bella e va vissuta.
Ci sono consapevolezze che solo il cuore conosce. Ci sono persone pronte a metterle in discussione ma ricordati che se non sei tu ad esserne certa per prima, potranno far di te ciò che vogliono. Alza la testa e non essere mai il momento o l’attimo, alza la testa e non essere mai il tutto, alza la testa e sorridi per essere la “costanza” la “gioia” la “certezza”. Vivi per te perché chi davvero a te ci tiene ti segue in un cammino fatto a “due”; nessuno corre appresso ad una mano che sfugge nemmeno il più stupido lo farebbe. Ho capito cosa significa soffrire e far soffrire quando ho visto me mettere me stessa al secondo posto di fronte a qualcuno ma dopo essermi rimessa al primo non ho mai provato minimamente a mettere qualcuno al secondo posto dietro me almeno non coloro a cui dico di tenere. Sentirsi rispettati è fondamentale e rispettarsi lo è ancora di più.
Non si vive semplicemente…L’uomo deve imparare a dipingere la propria esistenza, suonando ogni nota come se fosse l’ultima, dispiegarsi cantando e percorrere danzando, le vie della propria esistenza… senza esitare, senza stancarsi, ma soprattutto senza adattarsi a danzare sulle note dipinte da altri.