Daniele De Patre – Vita
Corsero a prendere i primi posti convinti che fossero i migliori. Poi, si voltarono e notarono che chi era in fondo li osservava da tempo.
Corsero a prendere i primi posti convinti che fossero i migliori. Poi, si voltarono e notarono che chi era in fondo li osservava da tempo.
Si può sempre perdonare… Non sempre si può dimenticare.
Pensare ad alta voce preoccupa, non pensare affatto logora chi aspetta risposte.
Aspettiamo nel buio più profondo delle nostre pene un bagliore di speranza… non sempre la luce illumina il cammino.
Il più felice mortale ha sparso delle lacrime. Dal miscuglio dei piaceri e delle pene risulta quel che si chiama vita, cioè un tratto di tempo determinato, sempre troppo lungo agli occhi del saggio, che deve impiegarsi a fare il bene della società, nella quale ei si trova per godere le opere dell’Onnipotente, senza ricercarne follemente le cagioni.
Ognuno di noi è un bruco che brama di diventare farfalla attraverso i vari stadi della vita.
Un giorno si incontrarono due conoscenti. Uno cominciò a fare all’altro un “sermone” sulla vita, sulla famiglia, sul bisogno di aiutare il prossimo. Quindi disse che aveva poco tempo poiché aveva alcuni impegni: la palestra, prenotare la vacanza, la cena con gli amici. L’altro ascoltò silenziosamente, quindi disse: “scusa anch’io avrei da fare; ci sono i miei cari che mi aspettano per andare prima in chiesa a pregare, e quindi per portare conforto ad un malato”. Morale: la lascio a te…