Sonia Sacco – Vita
“Oltre” le difficoltà, “oltre” le parole, “oltre” gli ostacoli… persino “oltre” la ragione. È sempre il dover guardare e andare “oltre” a farci sentire incredibilmente ed inesorabilmente “più indietro”.
“Oltre” le difficoltà, “oltre” le parole, “oltre” gli ostacoli… persino “oltre” la ragione. È sempre il dover guardare e andare “oltre” a farci sentire incredibilmente ed inesorabilmente “più indietro”.
La nostra vita è come un sentiero infinito in un campo incolto. Ogni giorno vissuto è come se ci avvicinassimo sempre di più all’orizzonte ma il bello è che non potremo mai raggiungerlo realmente. E davanti a noi ci sarà sempre o un’alba o un tramonto; allora solo chi crede nell’irreale saprà riconoscere sia nell’alba che nel tramonto un inizio.
Se arrivasse la fine del mondo vorrei avere il tempo di percorrere a tutta velocità l’ultimo tratto della mia vita. Avrei voglia di vedere vicino a chi sono seduto, chi ha visto i miei capelli imbiancare poco alla volta e vedere se nei miei occhi c’è la completezza e la fierezza di chi ha raggiunto il suo “posto”. La tristezza, il vuoto e la rassegnazione di chi ha sbagliato tutto. Oppure il rimpianto di chi ha aspettato senza far niente “un momento giusto” che non è mai arrivato, perché non hai mai fatto niente perché arrivasse.
La vita non ti chiede di pagare l’ingresso ma al secondo ballo già ti presenta il conto.
L’autentica religione è il vero vivente; vivente tutt’uno con l’anima, tutt’uno con la bontà e la rettitudine.
Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
La povertà di intelletto, è spesso data da lacune di base difficilmente recuperabili, fra queste, lo sviluppo essenziale delle molecole celebrali atte a ragionare.