Alexandre Cuissardes – Vita
Ci vorrebbero specchi che oltre a far vedere la nostra faccia facessero riascoltare quello che diciamo durante la giornata.
Ci vorrebbero specchi che oltre a far vedere la nostra faccia facessero riascoltare quello che diciamo durante la giornata.
La vita è un crocevia pieno di frecce.
A volte le cose preziose che hai non le vedi; solo dopo che le perdi, ti rendi conto della loro importanza e sarà allora che capirai i tuoi sbagli più grandi.
L’umanità, con la sua fatica evolutiva, è un serpente che si morde la coda. Se invece rinunciasse l’uomo, per un istante, se ne trovasse la forza, alla propria fatica, se si fermasse a meditare in nuova guisa, esterna al corollario di mansioni da lui e per lui confezionati nei “laboratorio delle discriminazioni”, separato dai sé delle oscure tradizioni, in quell’istante – congelata ogni “esperienza” – gli apparirebbe chiaro tutto ciò che ora sta aldilà dei proprio orizzonte, aldilà di tutto. Allora scoprirebbe di essere egli stesso aldilà.
Se “godersi la vita” significa ritrovarsi da soli a guardare indietro ai momenti più belli senza avere nessuno con cui condividerli, vale la pena rinunciare ad una famiglia?
M’è troppo presto il meriggio, per vivere già la mia notte.
Nel silenzio ho imparato tante cose. Una delle tante è di non lasciare che nessuno ti tolga la voglia di vivere, perché nessuno guarderà la tua vita, se sei felice oppure no.