Francesco Iannì – Vita
Ogni processo evolutivo è fatto di piccoli passi prudenti alternati a lanci nel vuoto.
Ogni processo evolutivo è fatto di piccoli passi prudenti alternati a lanci nel vuoto.
S’impone in un crescendo tratto da un unica malinconia, il suono del silenzio, dove prima v’eran delle voci.
Non vi ubriacate di vita mondana, apparenze e superficialità per poi elemosinare i valori con l’anima. Si rischia di trovare porte chiuse e vuoti che riempono vuoti.
Balliamo, cantiamo, giochiamo e vociamo tutti insieme in una grande favola che nessuno sa cos’è. Viviamo in un immenso, straordinario universo che non riusciamo a capire come sia nato.
Ci sono persone che entrano all’improvviso nella tua vita. Senza l’intenzione di rimanere, solo per shakerartela un po’. Fanno qualche passo insieme a te, poi se ne vanno, esattamente com’erano venuti. Ognuno riprenderà la propria strada, separatamente. Tu, però, dopo la shakerata, non sarai più la stessa persona di prima.
Ho visto il buio della notte, l’ho temuto e superato. Ho sentito le lame dei coltelli più affilati della falsità e ho medicato le mie ferite. Ho visto il peggio ma sono rimasta in piedi ad attendere la mia nuova alba. Ed ora sta sorgendo!
Io credo nei diversi, negli sbagliati, in coloro che s’incontrano e negoziano, si arricchiscono, si completano, si compensano. Non mi piacciono quelli che si contaminano, si contagiano, si annullano per somigliare, identificarsi e snaturarsi, mi piacciono quelli che si presentano con la testa ed il cuore, con gli “io sono” e non con gli “io ho”; mi piacciono quelli che dicono una parola di troppo e fuori luogo, che a volte arrossiscono, a volte sono impacciati, ansiosi per l’attesa di qualcosa, quelli che a volte si odiano, non ci capiscono più nulla, non sanno dove stanno di casa perché quando poi arrivano a qualcosa si sentono reduci di un cammino ed accolgono il bene con umiltà e non con superbia. Mi piacciono quelli che ogni tanto si guardano allo specchio per prendere un po’ le distanze da se stessi e si guardano come un giudice arcigno ed inflessibile: ogni tanto, è giusto punirsi per fare i conti con i propri valori a conferma della loro esistenza in noi! Mi piacciono quelli che si sporcano con i fatti della vita perché nella vita s’immergono e non la guardano da lontano con i colletti inamidati e le mani pulite. Vivere è proprio sporcarsi, delle volte!