Stefania Meneghella – Vita
Se l’attesa è massacrante, ciò che da tempo avevi atteso diventa meraviglioso.
Se l’attesa è massacrante, ciò che da tempo avevi atteso diventa meraviglioso.
Quello che non voglio,è finire in osteriala mano tremante che rovesciail bicchiere del vinoed il vomito che attendeal lampione giù all’angolo.Quello che non voglioè finire all’obitoriocoi visceri sferragliatida un anatomopatologoper la sua prossima pubblicazione.Quello che non voglioè finire su una antologianel capitolo “i minori”, dovequella poesia un po’ scemache stavo quasi per buttaresia detta “il suo prodotto migliore”.
Oggi ho visto un cane a tre zampe, non t’assomigliava per niente: così ti ho pensato.
È emozione, è dolore quando l’anima coglie colori e suoni della vita. È solo dolore se l’anima non coglie più.
Una vita percorsa nella protezione del sogno, unico rifugio da tante penosità. Sono stata investita dai cicloni dolorosi della vita, d’amori effimeri e da sincerità mancate. Ora cammino scalza su questo sentiero che non so dove mi sta conducendo, il cuore e le scarpe li ho già persi strada facendo.
Non sono tanto le persone a fregarti nella vita. Sono piuttosto gli abbracci troppo poco stretti, i rapidi sguardi per il poco tempo, le lacrime trattenute per il non voler sembrare troppo debole, le canzoni che si evitano pur di non asciugarsi nuovamente il viso.
Sapresti dirmi cosa ti aspetti dalla vita? Troppo facile dire tranquillità, felicità, gioia, soldi, salute, amore. Se la nascita comporta sofferenza, anche se a lieto fine e la morte solo sofferenza, come possiamo pretendere che tutto quello che sta nel mezzo sia diverso? L’unica cosa che possiamo fare è accettare tutto ciò che ci viene dato, bello o brutto che sia e lasciarlo scorrere nel modo migliore possibile.