Luca Roveda – Vita
L’esperienza non la si fa sui libri.
L’esperienza non la si fa sui libri.
Il nostro tempo è essenzialmente tragico, quindi ci rifiutiamo di prenderlo tragicamente. Il cataclisma s’è abbattuto, siamo tra le rovine; cominciamo a ricostruire nuovi piccoli centri di vita, a nutrire nuove piccole speranze. È un lavoro piuttosto duro; la strada verso l’avvenire non è agevole: bisogna aggirare gli ostacoli o cercare di scavalcarli. Per quanto grande il numero dei cieli che ci sono crollati sulla testa dobbiamo pur vivere.
Chi mai si leva da un banchetto con lo stesso acuto appetito che aveva quando pur dianzi vi si era seduto? E dov’è quel cavallo che muove a ritroso i suoi passi attediati con lo stesso indomito fuoco del primiero slancio? Tutte le cose che esistono a questo mondo s’inseguono sempre con più ardore di quello con il quale, di poi, si godono.
Così è la vita: tutto è veleno. Tutto decade, si consuma, per dare vita ad altra voracità e altra decadenza.
La vita è uno stato mentale.
La vita è come una vertigine: più cerchi di capirne i risvolti e più ti fa girar la testa.
Siamo tutti felici quando viviamo a modo nostro.