Mario Pugliese – Vita
È Il tempo che tieni tra le mani i giorni nostri e rendi schiava la nostra vita alla memoria.
È Il tempo che tieni tra le mani i giorni nostri e rendi schiava la nostra vita alla memoria.
Nessuna traccia di quel mondo svanito, nessun battito di cuore che risponda ai miei sentimenti passati! Sono come un fantasma che ritornando, vede arso e distrutto il castello che un tempo, egli, principe fiorente, aveva fabbricato ornandolo d’ogni splendore, e che morendo aveva lasciato, pieno di speranze, al diletto figlio…
Droga… che fare?Un giorno mi chiesero: “Vuoi provare?”E io gli risposi: “no, grazie… ho altro da fare”, “Che cosa?” mi chiesero, ed io: “vivere!”
Il libro della mia vita è ancora aperto, alcune pagine sono sbiadite, altre sono nere e piene di dolore, ma molte di esse, fortunatamente, sono di un bianco così intenso, da sembrare la luce di un angelo, su quelle pagine candide scrivo le emozioni che provo, le sensazioni vissute, l’amore che ho ricevuto, l’amore che ho donato a chi timidamente me lo ha chiesto, a 50 anni vivo ancora l’essenza della mia vita in tutte le sue sfumature, e, non c’è volta che ne resti dolcemente spaventata e felice.
E ti ritrovi a ingoiare sale come fosse zucchero, a sbattere la porta e andar via, a premere l’acceleratore per allontanarti al più presto, perché le ferite bruciano tanto e, spesso, gli estintori mancano.
Questa è la vita, che mi piaccia o no: questa è.
La strada più semplice quasi mai porta in bei luoghi. La stradina piccola, stretta e accidentata, nascosta dietro l’angolo può portarci in paradiso… Entrambe le strade possono lasciarci all’inferno.