Giovanni Skipper Basta – Vita
La vita ha un qualche significato solo grazie alla morte. Se fossimo immortali la vita non sarebbe altro che un continuo ed infinito accumulo di esperienze.
La vita ha un qualche significato solo grazie alla morte. Se fossimo immortali la vita non sarebbe altro che un continuo ed infinito accumulo di esperienze.
La vita è quasi sempre paragonata ad una rosa. Chissà forse la rosa è nata proprio per essere paragonata alla vita: bella profumata e spinosa.
L’incomprensione aggiunge veli neri sulla stanchezza posata sul cuore ed anche l’azzurro, che una volta era gioia, diventa noiosa consuetudine.
È tutta una danza confusa dove nessun movimento ha un proprio tempo, ci si muove perché si deve, perché si sa, sappiamo, che se ci si ferma è impossibile andare avanti. Non riusciremo mai ad azzeccare il tempo giusto, il ritmo scorrerà mentre noi, stanchi, cercheremo di stargli dietro. È tutto troppo veloce ed il tempo non si ferma,, la musica si alza e si abbassa e non si può far altro che seguirne il vortice sperando di arrivare prima o poi alla fine della canzone, dove tutto, si spera, andrà meglio. Dove “questa cosa” avrà una definizione, un modo per chiamarla, e non sarà solo qualcosa che esiste ma è precaria. Non sarà più appesa ad un filo, quando la musica si spegnerà tutto avrà un posto giusto in cui stare, un tempo in cui ballare e il proprio ritmo da seguire.
Ho cercato di cambiare la mia vita, ma lei è stata più forte di me.
Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in TV che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti.
Vivi come se fosse sempre il primo giorno, di una lunga serie.