Alexandre Cuissardes – Vita
Non trovo né il modo per restare, né la strada per andare, ho il limbo nelle scarpe l’inferno in testa, il paradiso è inesistente.
Non trovo né il modo per restare, né la strada per andare, ho il limbo nelle scarpe l’inferno in testa, il paradiso è inesistente.
Perché fingi di non vederee perché fingi di non udire… io che vedo sento parlodileguo il mio pensiero tra le nubie lentamente la mia angoscia salemi cerco e mi ritrovosono una pozza d’acqua in mezzo ad un viale.
La vita è semplicemente un ‘mauvaís quart d’heure’ fatto di momenti squisiti.
Vivi e lascia vivere, rispetta e sarai rispettato, sii umile e vivrai in eterno.
In fondo cos’è la vita? Un brutto sogno in una sfumatura di un sorriso.
Si voltano le pagine del libro della vita. Si voltano e si scrivono cose nuove. Si evita di rileggere a volte quelle dolorose e brutte, ma non si possono cancellare. La vita conosce solo il senso in avanti e non ci da mai la possibilità di tornare indietro. Sono pochi i casi in cui si può tornare sui propri passi e correggere il percorso, ma la cosa certa è che il tempo non cancella comunque le strade sbagliate.
Ma sono di questo genere, proprio, per me, quelle Furie che agitano quelli che declamano, quando proclamano: “Queste mie ferite le ho subite per la libertà della repubblica, questo mio occhio l’ho perduto per voi. Datemi una guida, che mi guidi dai miei figli, che ci ho i tendini tagliati, che non mi tengono su il corpo”. Che sono cose che si potrebbero sopportare, se ci potessero aprire una via, per quelli che si avviano verso l’eloquenza. Ma con dei contenuti tanto sballati, con delle frasi che fanno tanto chiasso per così niente, ci guadagnano soltanto questo, quelli, che ci arrivano nei tribunali, che si trovano come sbarcati sopra un altro pianeta.