Carlo Gragnaniello – Vita
Nella vita puoi incontrare tante persone. Alcune di queste sono come coltelli, ti possono sempre ferire.
Nella vita puoi incontrare tante persone. Alcune di queste sono come coltelli, ti possono sempre ferire.
La carezze del vento sono note di musica che gli angeli ci regalano durante il cammino, prendendoci per mano. E anche se il vento cambia direzione, noi restiamo aquiloni sospesi nell’aria che continuano a respirare l’amore che spesso rimane nascosto dai nostri stessi silenzi.
La nascita è l’inizio della danza della vita sulle punte dei primi passi.
Sono lacrime di gioia quelle che scendono raramente sul tuo viso. Oggi le assaporo, le gusto e le lascio scorrere e filtrare sul mio sorriso. Quello che ho dietro me non fa più paura. Non mi frena e non mi ferma più. Non ho rimorsi, rimpianti ne niente da rimproverarmi. Forse solo una cosa… avrei dovuto cominciare prima a pensare a me… ad ascoltare me! Avrei dovuto tutelarmi di più, prendere prima possesso di questa sicurezza di me e non pensare mai nemmeno per un attimo che io sono “meno” di altri! Che io non posso farcela! Io sono io, valgo e oggi posso dire: “ce l’ho fatta”!
Anima di bimbo errante, sulla riva dei tuoi sogni, sussurri: “Ho un cuore nomade e selvaggio”, per ritrovarti poi un bel giorno, fra le rughe d’un vecchio saggio. Granello di sabbia, nella clessidra del tempo, ti sei perso e ritrovato: il tuo bimbo interiore mai t’ha scordato.
La vita mi corre dietro, devo rimanere lucido.
È da un po’ di tempo che non vivo più.