Salvatore Salvax Calabrese – Vita
So dare il meglio di me, ma se cerco di riprendermelo indietro, mi restituiscono solo cenere!
So dare il meglio di me, ma se cerco di riprendermelo indietro, mi restituiscono solo cenere!
Quando ero un pugile, vedevo gli angeli danzare sul ring con me, ma per l’ultimo match, quello clandestino, non c’erano più.
Tutti noi abbiamo fatto l’esperienza di quei momenti di oblio totale in cui ci sentiamo come piante, animali, creature dei grandi fondi marini o abitanti delle alture celesti… credo che in tali momenti noi proviamo a dire a noi stessi ciò che sappiamo da tempo, ma che rifiutiamo di ammettere: che vivere ed essere morti sono la stessa cosa e che vivere un giorno o mille anni non fa alcuna differenza.
Ci chiediamo perché viviamo, e una vita non basta per capirne il senso.
“Ciò che non ti uccide, ti rende più forte” dicono. No, ciò che ti uccide, ti uccide, perché ti cambia. E non c’è peggiore morte della morte di se stessi. Chi muore dentro, muore più volte.
Fatti coraggio: il colmo della sventura non durerà a lungo.
La vita è come una bellissima rosa, bella ma con tante spine. Per non pungersi bisogna avere gli occhi ben aperti, sapere dove toccare per non fare del male al cuore. E tu, come una grossa spina di una bellissima rosa hai trafitto il mio cuore, ahimè non c’è più vita dentro me, perché l’hai fatto con tanto odio e cattiveria, hai distrutto il mio amore per te.