Francesco Mauro – Vita
Dovrei migliorare e perseverare qui e ora dovrei non ascoltare questa voce scomoda aggregata al mio essere vorrei tornare essenza, come quando ero appena entrato in questo mondo.
Dovrei migliorare e perseverare qui e ora dovrei non ascoltare questa voce scomoda aggregata al mio essere vorrei tornare essenza, come quando ero appena entrato in questo mondo.
Questa è una storia senza tempo, di quelle in cui il domani apre la finestra delle opportunità, inondandoci di luce, e ci accorgiamo di aver dormito con un passato che è morto.
La vita è come una strada; ci sono degli incroci e il suo proseguimento dipende dalla via che si prende. A volte è difficile decidere se andare dritti, a destra o a sinistra.Ogni strada che si prenderà avrà i suoi incroci e ognuno di essi porterà a delle conseguenze diverse.Si può anche finire in un vicolo senza uscita in cui è impossibile tornare indietro…Allora ti guardi intorno e ti accorgi che c’è il vuoto più totale, tutto è crollato, ci sono solo macerie. E non sai da che parte cominciare per ricostruire tutto.
Dalla vita ho imparato che tutte le cose belle arrivano all’improvviso, che bisogna viverla la vita. Perché se ti chiedi cosa c’è dopo non ti godi il presente. È come se prendessi un libro e ti andassi a leggere l’ultima pagina. Il dopo viene da quello che hai dato, dal bene che hai fatto, dalle persone alle quali hai voluto bene, che hai amato.
La vita reale è piena di falsi indizi e di indicazioni che non conducono da nessuna parte. Con sforzo infinito ci prepariamo a una crisi che non arriva mai. La carriera di gran successo deve far mostra di uno spreco di energia che avrebbe potuto smuovere montagne e il più grande insuccesso non è quello dell’uomo che viene colto impreparato, ma di colui che si è preparato e non ha mai avuto l’occasione. Su una tragedia di questo genere, la nostra morale nazionale è puntualmente unita. Presuppone che la preparazione contro il pericolo sia in se stessa un bene e che agli uomini, come alle nazioni, sia di vantaggio avanzare nella vita completamente armati. La tragedia dell’essere preparati non è stata ben trattata, salvo che dai Greci. La vita è veramente pericolosa, ma non nel modo in cui la moralità vuole che noi riteniamo. È davvero ingovernabile, ma la sua essenza non è una battaglia. È ingovernabile perché è romanzesca e la sua essenza è la bellezza romantica.
Viste dall’esterno molte vite sembrano sbagliate, irrazionali, pazze. Finchè si sta fuori è facile fraintendere le persone, i loro rapporti. Soltanto da dentro, soltanto camminando per tre lune con i loro mocassini si possono comprendere le motivazioni, i sentimenti, ciò che fa agire una persona in un modo piuttosto che in un altro. La comprensione nasce dall’umiltà non dall’orgoglio del sapere(da “Và dove ti porta il cuore”)
La vita senza consapevolezza è un passo fatto nel buio dell’incomprensione. La consapevolezza è quella luce che rende chiari i passi da compiere.