Andrea Ricotti – Vita
Il nuovo millennio e una nuova società costruita a tavolino, con un cuore di plastica e un’anima di 21 pixel.
Il nuovo millennio e una nuova società costruita a tavolino, con un cuore di plastica e un’anima di 21 pixel.
Quanti giorni si sprecano in gioventù, incoscientemente si pensa di essere eterni. Non si riflette sulla morte, si pensa “è troppo lontana la morte”, “c’è tempo”, “ci sono speranze e sogni da realizzare, amori da vivere”, “c’è tempo!” I giorni passano, alcuni inutilmente ed i sogni e le speranze man mano sono soffocati da problemi da risolvere dai dolori o dalle malattie. Nel dolore si apprende un’infinità di cose, tutto questo, però può non Impedire di pensare a quanti errori si poteva evitare, a quante altre strade si potevano percorrere, ai giorni trascorsi pensando al futuro facendosi sfuggire il presente. Si vivono attimi di felicità intensi nei sogni e nelle speranze avverate o quando l’amore, forse breve, fa capolino. Ci si ritrova con i capelli imbiancati, e si pensa “non c’è più tempo, non c’è futuro!” Ormai lo hai imparato che bisogna ora, vivere il presente!
Sebbene fosse ancora un po presto nel mio mondo mi trovavo di nuovo avvolto dalle tenebre, della luce del sole era rimasta solo l’ombra. La folta foschia urlava di un silenzio che stordiva il cervello, i pensieri si esibivano in manovre brusche ed io restavo immobile, sapendo che l’unica cosa che avrei potuto aspettare era l’alba, ma a che ora sarebbe risorto il sole?
Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. D’improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l’origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via.
Allegri e malinconici, persi nell’alternarsi dei ricordi…
Mi sembra di vederli ancora passare in divisa con gli occhi di ghiaccio, con il volto impregnato dall’odio. Dalle loro labbra sputano fuori veleno e disprezzo per i nostri corpi stanchi. Sei anime in quella stanza, tutte unite da un’unica speranza: la libertà! Marchiati come bestie, divisi come schiavi.
Gesù diceva: “Se volete cercare la vita, cercatela dentro di voi”.