Oliviero Widmer Valbonesi – Vita
È piacevole ricordare ciò che si è vissuto, ma impareggiabile è la vita e vivere è come una continua nascita.
È piacevole ricordare ciò che si è vissuto, ma impareggiabile è la vita e vivere è come una continua nascita.
Abbiamo tanto da imparare dalla nostra esistenza. Viviamola, senza sprecare nemmeno un briciolo di vita, continuiamo il nostro cammino imparando dai nostri errori, “tutto è lezione di vita”. Ricorda; nella vita, non si finisce mai di imparare!
Quando la vita ci fa un “dono”, per qualche dannato motivo, se lo riprende sempre.
La vita è talmente soggettiva, che richiedere oggettività ad una persona è solo un’utopia.
Se vuoi ti presto le mie scarpe, ne hanno fatta di strada sai. I piedi fanno male e mentre osservi il mio camminare vago e giudichi, io proseguo nel mio sentiero tortuoso che è la vita. Se mi guardo indietro vedo distese di campi e risuoni di echi. Voci e ricordi che porto con me nel mio bagaglio come prova del mio percorso. Ho lasciato indietro il passato. Lui mi segue e mi perseguita convinto di rallentare il mio passo. Non lo posso ascoltare se voglio arrivare alla meta. E nel mio passato rivedo occhi che hanno letto dentro, bocche che hanno sputato addosso, mani che hanno accarezzato, ma che han saputo anche ferire. Le rughe del mio volto ne sono la prova. Le suole delle mie scarpe son consumate ormai. Ma per vedere il cielo e sentire il vento non mi servono più e se vuoi te le presto, così capirai che per giudicare la mia vita dovrai prima viverla come me. Nel mio presente ora non mi servono più le mie vecchie scarpe. Mi bastano le ali per spiccare il volo e sentire la vita tutta addosso, prima che scappi via e che sia finita.
L’uomo aspira a raggiungere l’infinito senza vedere dove mette i piedi.
La vita è solo errore, e la morte è conoscenza.