Antonio Pistarà – Vita
Quando l’ultima delle lacrime avrà inciso il tuo volto potrai osservarne i contorni scorgendo, in essi, “la lettura” della tua vita: con le sue gioie e sofferenze.
Quando l’ultima delle lacrime avrà inciso il tuo volto potrai osservarne i contorni scorgendo, in essi, “la lettura” della tua vita: con le sue gioie e sofferenze.
Nella vita bisogna provare la tristezza prima di conoscere la felicità e l’assenza di una persona per saper apprezzare la sua presenza.
Crescere spaventa, ma è solo crescendo che impari tante cose. Impari che la fiducia è preziosa e va concessa a pochissime persone, impari che la dignità è un dono raro da: proteggere, difendere e tutelare. Quando perdi la tua dignità nessuno può ridartela indietro. Impari che l’orgoglio ha un prezzo, può portarti in paradiso e trascinarti all’inferno, impari che l’invidia appartiene agli emarginati sociali, impari a saper valutare le situazioni, a cogliere al volo le occasioni. Cadi, soffri, ma ti rialzi e ogni volta che lo fai, sei più forte di prima. Resisti e lotti perennemente con la vita, cerchi di non piegare la testa, stringi i denti e vai comunque avanti. Impari tutto e niente, troppo poco e troppo molto. Impari che non impari a vivere, vivi e basta. Forse il bello della vita è proprio questo.
Qualcuno ha scritto: “Ci vuole tutta una vita per capire che non è necessario capire tutto”. Io dico che nella vita forse quel tutto non va capito, ma semplicemente custodito e protetto, preservandolo nel tempo.
“Esperienza” è quasi sempre sinonimo di “corazza”. Questo ovviamente assume una valenza tanto positiva quanto negativa. Ma ogni cosa nella nostra esistenza ha le sue due facce. La corazza rende forti, ci prepara con discreto anticipo a riceve i colpi o addirittura ci spinge a trovare in tempo la traiettoria per evitare che quell’imprevisto o problema si verifichi. Ma sfuggire la probabilità che qualcosa accada implica anche evitare fin dal principio di fare alcune scelte. Può manifestarsi sotto forma di una specie di preclusione a priori. Ma ritengo sia normale. Il “lanciarsi in ogni esperienza impulsivamente” il più delle volte è riconducibile proprio all’inesperienza.
Non amo gli ambiziosi, quelli che mai lascerebbero il centro della strada, quelli che declamano la luce a voce alta. Amo chi sa dimettersi, chi sa sostare nell’ombra e sfiora i muri con i gomiti, chi tace di quei graffi e li porta dentro di sé, chi non rinfaccia mai lo spazio che ha ceduto.
Catapultati in nuove realtàSmarriti in territori inesploratiGraffiati dal vento della pauraPiccoli uominiindietreggianoverso piccoli mondiMondi sicuriMa piccoliPazienza e Coraggiosi sposanodando alla luceAbitudine. Conoscenza.Un mondo nuovonon sicuro ma da scoprireche inghiotte orizzonti lontaniraccoglie profumicolleziona ricchezzes’ingrassa di Vita.