Pietro Riillo – Vita
Quanta grazia c’è nei grandi poeti. La stessa grazia che ho visto nei santi. Poeti e santi fanno parte della stessa famiglia.
Quanta grazia c’è nei grandi poeti. La stessa grazia che ho visto nei santi. Poeti e santi fanno parte della stessa famiglia.
Nel mondo il 50% della gente starebbe bene se non ci fosse l’altro 50% che rompe le palle.
Il non detto, il non fatto, sarà inevitabilmente un rimpianto di domani.
La vita e la morte: conosco la vita e malgrado qualche avversità che mi riserva l’amo così com’è, non conosco la morte perciò non posso dire di amarla ne di odiarla e nemmeno quando arriverà potrò manifestare alcun sentimento a riguardo perché sarò già morto.
Poi mi fermo a pensare, noi siamo così complessi, ogni gesto, ogni parola, ogni azione è scaturita da un concatenarsi di altre azioni, siamo così complessi, magnificamente coordinati, eppure non facciamo che criticarci. Ecco come può una macchina perfetta, cadere nell’imperfezione.
Quante persone passano, quante sono dimenticate, quante non hanno saputo darti un brivido, quante ti hanno sfiorato in superficie senza dare nulla di sé.Le puoi contare sulle dita di una mano quelle che hanno segnato un solco nella tua vita.Ma nella vita passata forse solo leggeri ricordi.Un insieme di banalità, nei nobili sentimenti, nel bene e nel male.Il cambiamento forse è una dote tra le più difficili da ottenere e attuare.Un progetto da creare. Per lasciare il segno si deve osare e rischiare, trasgredire le regole, talvolta ignorare i propri sensi di colpa.Per raggiungere i propri scopi ed i propri obbiettivi, si deve elaborare nella mente, una via d’uscita. Perché non si può vivere solo per morire.
Nella vita puoi incontrare tante persone. Alcune di queste sono come coltelli, ti possono sempre ferire.