Tamara Trapani – Vita
Siamo sognatrici, e siccome quello che desideriamo non esiste, ci abbandoniamo ai nostri pensieri.
Siamo sognatrici, e siccome quello che desideriamo non esiste, ci abbandoniamo ai nostri pensieri.
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
La storia come un idiota, meccanicamente si ripete.
Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo.
Ciò che fa sentire più vicine le persone è il pensiero. Quello che le fa sentire più distanti anche.
Quando della tua esperienza hai fatto tesoro; e le tue gambe si sentono sicure su se stesse. Niente può più fermarti. Cammina, corri e a volte fermati e riposa, per riprendere più deciso che mai. Questa è la mia filosofia di vita da un po’.
Le due parole più antiche e più brevi sono: “si e no”, ma sono quelle che richiedono più attenzione, valutazione e riflessione.