Albert Camus – Vita
Sii realista, chiedi l’impossibile.
Sii realista, chiedi l’impossibile.
Chi t’accetta o ti lascia, comunque non t’avrà mai così come sei davvero. L’amore che ti concedi è il punto. Le persone che conosci, che incontri o che desideri, vengono, restano e vanno comunque non sono mai tue davvero, sono solo un un occasione, un effetto di ciò che desideri, sono “specchi” dove tu puoi rifletterti. Che sia Gioia o Dolore ciò che vedi, il vero Amore sei tu! Perciò trova sempre la forza per sorridere al tuo specchio.
Un bel giorno io sono nato. Subito non mi sono accorto di niente, ma dopo un po’ me l’hanno fatto notare.
Ci sono momenti in cui è necessario fermarsi per guardarsi dentro. È necessario capire se quello che stiamo vivendo ci appartiene. Il lavoro, la casa, gli affetti. Sarebbe necessario capire o perlomeno provare. Provare a capire. Capire poi cosa? Intuire se siamo felici?Capire se ciò che ci siamo costruiti in anni di dure esperienze personali ci aggrada? Magari teorizzare le nostre sfortune o lodarci dei successi ottenuti. Io non so se ne vale realmente la pena. Non so se esiste una cura a quell’indomabile senso di vita che mi porto dentro. O perlomeno una cura stabile. Certo l’amore è un buon rimedio, ma spesso è talmente fugace che non ci da nemmeno il tempo di riconoscerne gli effetti. Forse le amicizie, anche se ho imparato a mie spese che spesso si rimane soli.Sicuramente potrebbe essere la fede; tanto è “a senso unico” e possiamo convincerci di ciò che vogliamo. In sostanza non trovo ancora un appiglio per uscire da questo tunnel; tunnel in cui sono caduto per sbaglio e che non voglio percorrere perché, anche se non riesco a vederlo, so con certezza che esiste un posto dove posso far riposare i miei pensieri e dove potrò finalmente ascoltare tutto ciò che il mio cuore avrà da dirmi. Ti amo Vita! Ti prego non abbandonarmi mai…
La storia di ogni uomo può essere colta sotto l’immagine del cammino.
È proprio negli alti e bassi della vita che si ritrova l’equilibrio.
Dio quante cose vanno storte solo perché si dà per scontato che l’altro capisca.