Stefano Felline – Vita
È strano come possiamo guardare gli altri ma non riusciamo a guardare noi stessi.
È strano come possiamo guardare gli altri ma non riusciamo a guardare noi stessi.
Non ci sono ultimi e primi, le classi sociali sono solo qualcosa che appartiene allo stato, ogni uomo in se stesso è uguale ad un altro ed è solo il modo di manifestare l’amore che uno ha dentro che ci rende davvero migliori.
La nostra isola felice è un pensiero allettante quanto raro. Viverci, sarebbe come rimpiangere di essere tristi.
Troppi “mi manchi” è poche presenze.Troppi “ti amo” è poco amore.Troppi “ti voglio bene” è pochi fatti.Parlare è facile.Dimostrare è molto più difficile.
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell’uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L’uomo ci arriva solo dopo la morte.
Alcuni sostengono la convinzione che Dio non esiste, io credo con consapevolezza che, solamente perché, per vari motivi di distanza e di difetto umano, non posso né vedere né conoscere tutte le persone di questo mondo, non significa che esse non ci sono. Molto spesso, ad esempio, mi è capitato di sentirmi sola con gli altri accanto, i perché sono molti; ma ho provato una forte serenità nell’abbraccio della solitudine, dove, pregando, ho potuto sentire la compagnia di Dio e la presenza viva di Gesù Cristo che tra gli schiaffi e le lacrime ricevuti dai comportamenti di molte persone, parenti, amici, conoscenti, ma anche persone sconosciute, non mi Ha mai abbandonata.
Il giorno più importante della tua vita è quello in cui decidi che la vita ti appartiene, mentre volti le spalle a ciò che non è più e costruisci il futuro in ogni attimo presente.