Giovanni Papini – Vita
Il mare non bacia le sponde ma le schiaffeggia o le rode; dalle rive si staccano ad ogni istante vapori e velieri, carichi d’uomini che muovono alla conquista della vita e del mondo.
Il mare non bacia le sponde ma le schiaffeggia o le rode; dalle rive si staccano ad ogni istante vapori e velieri, carichi d’uomini che muovono alla conquista della vita e del mondo.
Se è lecito sognare di giorno mi riesce meglio ad occhi aperti.Così non ho incubi notturni.
Non è mai insignificante vivere la vitaanche se il più delle volteessa faccia un po’ parte della sofferenza,falsità, discordia e quant’altro…l’importante è poter conoscere nonostante tuttola persona che ci farà del maleper poterne poi valutare la differenza…paragonando la cattiveria a degli esseri speciali…
Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, poi ho capito che era lei ad aspettare che cambiassi io.
Sono lacrime di gioia quelle che scendono raramente sul tuo viso. Oggi le assaporo, le gusto e le lascio scorrere e filtrare sul mio sorriso. Quello che ho dietro me non fa più paura. Non mi frena e non mi ferma più. Non ho rimorsi, rimpianti ne niente da rimproverarmi. Forse solo una cosa… avrei dovuto cominciare prima a pensare a me… ad ascoltare me! Avrei dovuto tutelarmi di più, prendere prima possesso di questa sicurezza di me e non pensare mai nemmeno per un attimo che io sono “meno” di altri! Che io non posso farcela! Io sono io, valgo e oggi posso dire: “ce l’ho fatta”!
Tutti possiamo sbagliare, fare qualcosa che può offendere, per questo esiste il perdono.
Non ho potuto sorreggertiquando ti sollevavi sulle punteper afferrare la vitaormai sospesa nel vuotoCade il tuo futurorompendosi in piccole scheggeed in questo silenzio di terranon resta che un bacio di pietrabacio di pietraNon ho potuto sorreggertiquando ti sollevavi sulle punteper afferrare la vitaormai sospesa nel vuotoCade dall’alto il tuo futurorompendosi in piccole scheggeEd in questo silenzio di terranon resta che un bacio di pietra.Bacio di pietraNon ho potuto sorreggertiquando ti sollevavi sulle punteper afferrare la vitaormai sospesa nel vuotoCade dall’alto il tuo futurorompendosi in piccole scheggeEd in questo silenzio di terranon resta che un bacio di pietra.