Antonio Pistarà – Vita
La vita è un grande palcoscenico nel quale ognuno può scegliere se essere attore o semplice spettatore, relegandosi ad un ruolo marginale di inerme passività o di grande protagonismo ed azione.
La vita è un grande palcoscenico nel quale ognuno può scegliere se essere attore o semplice spettatore, relegandosi ad un ruolo marginale di inerme passività o di grande protagonismo ed azione.
A volte la vita ti ruba qualcosa di prezioso per insegnarti che è il momento di alzarsi, perché solo così non sarai una persona con dei valori, ma una persona di valore.
Nell’instabilità dell’esseresono molte più le volte in cui la bocca dovrebbe restare zitta.Il cellulare in tasca.La mente in soffitta.
Imparo dalle lacrime per svegliarmi e dal dolore per non ferirmi. Il mondo gira per i fatti suoi, il tempo passa e raccoglie ciò che facciamo e diciamo, e ce lo restituisce. Tutto, ma proprio tutto prende senso, persone, fatti, situazioni e cose accadute in passato che non riuscivo a capire. Oggi è arrivato Lui, quel vento di cambiamento che svela il Disegno Divino sulla tela della mia vita.
Avevamo un mondo tutto nostro, accomunati da un modo particolare di vedere le cose, un mondo vero, seppur solo nostro. Come amiche avevamo le strade che suonavano una musica diversa ogni qual volta le calpestavi, in base al tuo livello di serenità, in base al materiale della scarpa, in base al tempo; Come luce avevamo gli occhi degli altri che ti dicevano quello che pensavano di te senza muoversi di una virgola, ti facevano capire quando secondo loro ti saresti dovuto fermare per un attimo a riflettere su alcune cose. Come bussola avevamo la calma, oggetto utile e conveniente per compiere qualsiasi cosa, facevamo tutto con la nostra calma in tasca, persino correre e sorridere… va be, avete mai visto qualcuno correre di corsa? Come casa avevamo il silenzio, l’unico modo per sentirci tutti assieme uniti, una prova generale di come capirci senza fare una mezza mossa, e non ci fraintendevamo mai. Come vita avevamo i nostri sorrisi, non importava di che colore fossero o quanti respiri facessero, l’importante era vederne sempre molti. Il nostro mondo.
Bisogna vivere una vita per capire la vita. I turisti ci passano solo attraverso.
Le persone sono esseri umani fragili, fatti di sogni infranti, di promesse non mantenute, di speranze inutili, di promesse andate a puttane.