Elisa Cassinelli – Vita
Più amo più mi sento fragile. Mi chiedo se amare comporta il sentirsi sempre così in bilico, tra la gioia di amare e la paura di perdere chi si ama.
Più amo più mi sento fragile. Mi chiedo se amare comporta il sentirsi sempre così in bilico, tra la gioia di amare e la paura di perdere chi si ama.
Sarà sempre così. La vita è quello che è e non quello che vorremmo che sia.
Ci sono giorni buoni e, ci sono giorni meno buoni, ma in tutti proprio tutti i giorni c’è sempre qualcosa di buono. Cerchiamolo, troviamolo e concentriamo le nostre energie su quanto di buono abbiamo trovato, e tutto il resto ci sembrerà più leggero. E poi c’è la vita e ciò che conta è questo, sempre.
Il tempo mi ha insegnato a non perdere mai la speranza ma anche a non farvi troppo affidamento, perché è vanitosa e crudele, senza consapevolezza.
La nostra luce è quella fiammella che non si spegne mai, anche se debole sa sempre indicarci la strada quando ci sentiamo smarriti, riscaldandoci col col suo tepore. Si chiama la fiammella dell’amore che è ognuno di noi può sia nel dare che ricevere perché se si dovesse spegnersi ci si ritrova in un grande abisso oscuro di dolore e solitudine da cui solo se riusciamo a riaccendere un’altra fiammella possiamo uscire di nuovo verso la luce della vita, quella vera.
Quando la vita vuole di più, devi chiederti se hai l’ironia necessaria, per cambiare il tuo modo di osservarla. E se ancora una volta, ti accontenterai di quello che ti rende inappagato, saprai che il cambiamento, non aveva il valore che pensavi avergli affidato.
La vita era come un porto: gente che andava e veniva di continuo e che non si fermava mai più del dovuto.
Sarà sempre così. La vita è quello che è e non quello che vorremmo che sia.
Ci sono giorni buoni e, ci sono giorni meno buoni, ma in tutti proprio tutti i giorni c’è sempre qualcosa di buono. Cerchiamolo, troviamolo e concentriamo le nostre energie su quanto di buono abbiamo trovato, e tutto il resto ci sembrerà più leggero. E poi c’è la vita e ciò che conta è questo, sempre.
Il tempo mi ha insegnato a non perdere mai la speranza ma anche a non farvi troppo affidamento, perché è vanitosa e crudele, senza consapevolezza.
La nostra luce è quella fiammella che non si spegne mai, anche se debole sa sempre indicarci la strada quando ci sentiamo smarriti, riscaldandoci col col suo tepore. Si chiama la fiammella dell’amore che è ognuno di noi può sia nel dare che ricevere perché se si dovesse spegnersi ci si ritrova in un grande abisso oscuro di dolore e solitudine da cui solo se riusciamo a riaccendere un’altra fiammella possiamo uscire di nuovo verso la luce della vita, quella vera.
Quando la vita vuole di più, devi chiederti se hai l’ironia necessaria, per cambiare il tuo modo di osservarla. E se ancora una volta, ti accontenterai di quello che ti rende inappagato, saprai che il cambiamento, non aveva il valore che pensavi avergli affidato.
La vita era come un porto: gente che andava e veniva di continuo e che non si fermava mai più del dovuto.
Sarà sempre così. La vita è quello che è e non quello che vorremmo che sia.
Ci sono giorni buoni e, ci sono giorni meno buoni, ma in tutti proprio tutti i giorni c’è sempre qualcosa di buono. Cerchiamolo, troviamolo e concentriamo le nostre energie su quanto di buono abbiamo trovato, e tutto il resto ci sembrerà più leggero. E poi c’è la vita e ciò che conta è questo, sempre.
Il tempo mi ha insegnato a non perdere mai la speranza ma anche a non farvi troppo affidamento, perché è vanitosa e crudele, senza consapevolezza.
La nostra luce è quella fiammella che non si spegne mai, anche se debole sa sempre indicarci la strada quando ci sentiamo smarriti, riscaldandoci col col suo tepore. Si chiama la fiammella dell’amore che è ognuno di noi può sia nel dare che ricevere perché se si dovesse spegnersi ci si ritrova in un grande abisso oscuro di dolore e solitudine da cui solo se riusciamo a riaccendere un’altra fiammella possiamo uscire di nuovo verso la luce della vita, quella vera.
Quando la vita vuole di più, devi chiederti se hai l’ironia necessaria, per cambiare il tuo modo di osservarla. E se ancora una volta, ti accontenterai di quello che ti rende inappagato, saprai che il cambiamento, non aveva il valore che pensavi avergli affidato.
La vita era come un porto: gente che andava e veniva di continuo e che non si fermava mai più del dovuto.