Damiano Marchi – Vita
Non cercare di conoscere tutte le regole di un gioco.Quando le avrai imparate ti renderai conto che il gioco è già stato giocato. Rifletti su questo e su quanto sia applicabile alla vita.
Non cercare di conoscere tutte le regole di un gioco.Quando le avrai imparate ti renderai conto che il gioco è già stato giocato. Rifletti su questo e su quanto sia applicabile alla vita.
A chi non ha pietà, dello sguardo smarrito di un bambino, del terrore umano delle guerre, del fumo atroce degli spari, che attonito e scontento guarda il mondo stupito. A chi non ha pietà, del respiro strappato alla vita, del progetto rubato con inganno, dell’interno terrore straziante del cuore nel ventre, guardando domani. E infine ma non ultimo, a chi non ha pietà di una madre che rientra la sera, col freddo pungente cercando la casa, cercando un rifugio, cercando i suoi figli, e che non vedrà domani.
Spesso attendi con ansia il treno giusto, ma il più delle volte lo aspetti nel binario sbagliato. Sono le scelte della vita.
Pecora nera io? Sono solo un po’ sporco di vita.
Impara a lasciare ciò che non c’è più. Spesso ti attacchi a un ricordo e lo porti sulle spalle, come un macabro trofeo. Consegna la memoria al passato e non trattenere ciò che è morto.
Non vi è nessun merito nell’arrivare in salute a novant’anni, piuttosto l’unico merito che si può avere è quello di esserci arrivati con dignità e onestà. Solo cosi potremmo dire di aver apprezzato il valore della vita, […] con dignità e onestà.
Quelli che vanno via senza lasciarti niente non avevano niente da lasciarti.